Il lessico del Triestino è in maggior parte di origine latina. Tuttavia presenta influenze di altre lingue, soprattutto dello sloveno, del croato e del tedesco. Sono presenti anche parole derivate dal greco moderno a causa della presenza storica di una comunità greca nella città.
La cosa più divertente di ogni lingua o dialetto sono quelli che gli anglosassoni chiamano “false friends”, gli insospettabili, quelle paroline che sembrano banali ma che invece… Cominciamo dal più comune: imparar significa insegnare, imparare viene invece reso con la forma riflessiva del verbo (evidenti i condizionamenti linguistici stranieri). Quindi: “la maestra ghe impara” (= la maestra gli insegna) ma “el se ga ben imparà a scriver” (= ha imparato a scrivere bene). Ancora due esempi (potremmo però andare avanti a lungo): “scovar” non vuol dire scoprire ma scopare (perché la “scova” è la scopa), “i muli” sono i ragazzi e non i ciuchini (“mule” al femminile).
Una menzione a parte ci vuole per “cior” e “ciapar”: apparentemente sinonimi, si traducono entrambi con prendere, non sono però assolutamente intercambiabili. Noi azzardiamo una spiegazione, perdonateci se stiamo sbagliando: si usa “cior” quando si prende intenzionalmente un oggetto materiale (“go ciolto un gato” = ho adottato un gatto), mentre “ciapar” è per i casi di non intenzionalità (“el ga ciapà un bidon” = ha preso una fregatura) o di non concretezza (“non sta ciapar tropo sol" = non esporti eccessivamente ai raggi solari).
Per concludere, una piccola parentesi sulle offese e le male parole, ad uso e consumo dei turisti. Il triestino non è un dialetto particolarmente raffinato, ve ne sarete già accorti e le espressioni non proprio garbate abbondano (oltre ad essere molto colorite). La parolaccia per eccellenza è però “mona”: letteralmente sarebbe l’organo genitale esterno femminile, in realtà si usa con un infinità di accezioni: dal “ti te son mona”puro e semplice (sei sciocco, scemo ecc.) al “va in mona”(va a quel paese). Retaggio greco e spagnolo? Chissà…
Un consiglio per i visitatori: non datevi troppa pena se venite così apostrofati, magari davanti a un semaforo verde (e voi, in pole position, non siete ancora partiti): un’alzata di spalle e tutto si sistema.
Qui sotto vi proponiamo un Dizionario Triestino - Italiano, sicuramente incompleto, ma indicativo della parlata autoctona. Molte parole non sono più utilizzate nel gergo parlato (considerata la sempre più italianizzazione del dialetto) ma restano significative e distintive del dialogare comune, tanto caro ai nostri nonni!
TRIESTIN - ITALIANO
alteraziòn |
sf. febbre leggera |
amolo |
sm.tipo di prugna |
andron |
sm.atrio del palazzo |
angusigolo |
sm.aguglia, tipo di pesce |
apalto |
sm.tabacchino, rivendita di tabacchi |
apoteca |
sf. farmacia |
àpis |
sf. matita |
arente/rente |
vicino |
armelin |
sm.albicocca |
armeron/armer |
sm.armadio (dal francese armoire stesso significato) |
articioco |
sm.carciofo |
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baba |
sf. donna, che parla tanto |
bacuco |
sm.persona vecchia e stordita ("vecio bacuco" = vecchio scimunito) |
bagolar |
andare a zonzo, andare in giro senza meta |
sf. stato di ebbrezza etilica (“son in bala” = sono ubriaco), ma anche frottola, bugia (“no sta contar bale” = non raccontare bugie) |
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balador |
sm.terrazzo |
bamberle |
stupidotto, scemotto |
barba jata |
sf. così veniva chiamato il gioco della mosca cieca |
barbòn |
sm.triglia, un tempo considerato pesce da ricchi |
baredo |
sm.terreno abbandonato a se stesso, incolto e pieno di sterpi (quando una cosa è abbandonata a se stessa e quindi in disordine, si usa dire "xe tuto un baredo") |
bartuela |
sf. cardine (“te salta le bartuele co te va fora co i copi” = modo di dire per chi va fuori di senno |
bambàso |
sm.ovatta, bambagia |
bandaio |
sm.lattoniere e idraulico specializzato in lavori in lamiera come i gocciolatoi |
bandon |
sm.lamiera |
basabanchi |
sm.bigotto, quello che è sempre in chiesa a pregare (o meglio a fare finta). Prende questo nome per il tipico modo di stare in chiesa accucciato sul banco quasi a baciarlo |
basual |
sciocco |
bavisela |
sf. vento leggero |
bechèr |
sm.macellaio |
befèl |
sm.ordine, comando (soprattutto in segno di ammonimento tipo ramanzina) |
biava |
sf. avena (oggi si usa dire “far biava” o “darse biava” per esprimere "fare a botte") |
bibiez |
sm.lavoro lungo e complicato e magari anche un poco rognoso |
bic' |
avv.un po’, sm.un goccio |
bieco |
sm.rattoppo, anche i grandi soldi di carta |
birocio |
sm.piccolo calesse |
blac |
sm.bitume, catrame |
blec |
sm.pezza, bieco per rattoppare |
bobici |
sm.mais e in genere tutti i grani dei cereali |
borela |
sf. boccia |
brenta |
botte ma anche fortuna (“te ga un cul come una brenta” = hai il sedere come una botte) |
britola |
sf. coltellino, temperino |
brixiòla |
sf. braciola di maiale, cotoletta (dal latino brasiata, cotta sulla brace) |
brivez |
sm. barbiere |
bubez |
sm.apprendista, aiutante, garzone (quello che fa tutto al servizio di un superiore) |
budel |
sm.budello, camera d'aria (specialmente delle biciclette) |
buganze |
sf. geloni |
buiol |
sm.pentolino per bollire |
buligar |
avv. brontolio della pancia |
buriana |
sf. burrasca |
buzarar |
imbrogliare, buggerare |
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cacabus |
sm.scarto oppure argilla |
cagafiasche |
sm.dicesi di chi ha il sedere basso |
cagamiracoli |
sm.dicesi di chi ama fare il prezioso |
cagarabia |
sm.dicesi di persona che si arrabbia molto facilmente e/o è sempre con il broncio |
cagoia |
sf. lumaca |
caìa |
sm. tirchio, avaro |
caìcio |
sm.tipo di barca molto piccola |
caiser |
agg. duro (“el xe duro come el caiser”), senza valore (“no'l val un caiser”), sm. quel panino rotondo che oggi chiamiamo "rosetta" o anche "bambino" ma usato come termine spregiativo |
calafatà |
sm.operaio specializzato nel rivestimento interno dello scafo delle navi |
sm.calzolaio (vd. anche suster ) |
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calìgo |
sm.nebbia, oppure per esprimere "difficoltà" (“sul lavor iera calìgo ma gavemo rivà finir losteso” = c’era difficoltà sul lavoro, ma lo stesso siamo riusciti a terminare) |
calumar |
abbassare |
calumo |
sm.fune, cima in eccesso |
camoma |
sf. lumaca, usato per persona fiacca e lenta |
canapè |
sm.divano |
capel co l'ongia |
sm. berretto con visiera |
caponera |
sf. pollaio, dicesi anche di casa fatiscente |
carega |
sf. sedia (termine che tutti conoscono ma pochissimi usano) sedia (termine che tutti conoscono ma pochissimi usano) |
cheba |
sf. carcere o gabbia (dal latino cavea, comune a tutto il veneto) |
chez |
avv. sciò (dal tedesco dialettale getz, “dar el chez” = mandare via, far scappare) |
chibizar |
curiosare, sbirciare |
chibla/ghibla |
sf. pancia, pancione |
chifel |
sm.panino lungo a forma di mezzaluna, cornetto |
chilarsela |
prendersela comoda, tanto da aumentare di peso) |
ciapar |
prendere, deriva dal cappio |
cicara/cichera |
sf. tazzina |
cicheto |
sm.bicchierino di qualcosa di alcolico (“un cicheto de trapa” = un bicchierino di grappa) |
cioder |
raccogliere da terra |
ciompo |
agg .che funziona male anche per persona goffa (“te son ciompo” = sei goffo) |
cistar |
rubare |
cisto |
agg senza soldi, dallo sloveno čist, "pulito" per esprimere il senso di essere al verde, con le tasche pulite (“te son cisto” = sei senza soldi) |
clabuc |
sm.cappello |
clanfa |
sf. ferro di cavallo, dicesi anche di "scarpa o piede o impronta molto grande", a volte usato genericamente anche per denominare gli arnesi da scasso come il piede di porco |
clanfer |
sm.bandaio |
clanz |
sm. stradina di campagna |
clinz/klinz |
sm.pene avv. niente(“no te capissi un klinz” = non capisci nulla oppure “no'l fa un klinz” = non fa niente) |
clonzi |
scarpacce grosse e rozze |
cluca |
sf. maniglia (dal croato e sloveno kljuka) |
cocal |
sm.gabbiano (dal greco kaukalias. Comune al friulano e al veneto. Ne deriva il caratteristico aggettivo “incocalido” = frastornato) |
cocòn |
sm.chignòn o crocchia (quel modo di raccogliere i capelli che usano fare le donne) |
cofe |
stupido,incosciente (dal tedesco Kopfweh, mal di testa. Sembra che il termine risalga alla I Guerra Mondiale e si riferisca ai soldati scartati alla visita di leva in quanto malati di mente) |
cogolo |
sm.sasso |
cogoma |
sf. caffettiera |
coionar/cojonar |
fare fesso, prendere in giro |
colo grosso |
persona importante |
colomba |
sf. cervello (espressione tipica "scavezado in colomba” = con il cervello fuso) |
coltrine |
sf. tende |
comato |
sm.il collare per i cavalli e i somari (essendo quel collare duro, si usa dire, quando una cosa è dura o quando uno è ubriaco, che "el xe duro come un comato"), il termine viene usato anche per indicare il collo del cappotto |
combinè |
sottoveste per signore |
comio |
sm.gomito (“ciaparsela in comio” = prendere una cantonata) |
compjuter |
sm.computer (neologismo) |
conzado |
sistemato oppure condito |
conzàr |
sistemare oppure condire (conzàr per le feste = picchiare qualcuno di santa ragione) |
conzalastre |
sm.vetraio, |
copìn |
sm.collottola (la parte dietro del collo o del colletto, dove la gatta prende con la bocca i gattini e dove gli esseri umani prendono l'ospite indesiderato prima di sbatterlo fuori a calci |
copo |
sm.tegola |
corame |
cuoio |
crachi |
sm.garretti, arti (“distirar i crachi” = andare a dormire e “tirar i crachi” = morire) |
cragna |
sf. sporco |
crazola |
sf. era quello che in italiano si chiamava raganella, ovvero un attrezzo per fare rumore, un attrezzo di legno con un manico che terminava in una specie di ingranaggio e un listello che batteva sui denti di quest'ultimo come lo si faceva girare. Poi, un po' per via del tipico rumore e un po' per via dell'incertezza che girava attorno al suo funzionamento, il termine è passato ad indicare le automobili scassate |
crepi |
sm.piatti |
criel |
sm.scolapasta |
crodiga |
sf. cotenna del maiale usata per fare la minestra (“te son una crodiga” = persona poco onesta |
crozole |
i sandali di legno (oggi si usa definire crozole un paio di scarpe rudi, grosse, pesanti, tozze, vistose) |
cruco |
sm.tedesco |
cruziar |
tormentare qualcuno oppure preoccupare (“no farme cruziar” = non farmi preoccupare) |
cruziarse |
preoccuparsi (“cruziarse l'anima” = preoccuparsi tanto) |
cucàr |
guardare, sbirciare |
cucer |
sm.autista (sin. sofer o safer) |
cucherle |
sm.lo spioncino della porta |
cucuruz |
sm.granoturco |
cudic' |
sm.diavolo |
cùguluf/cugluf |
sm.tipo di panettone con un buco in mezzo |
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daur |
avv.indietro, sm.deretano (dal friulano daûr = dietro; meno usato di “indrìo” o “dedrìo” |
dindio |
sm.tacchino |
disfrizer |
friggere |
dismisiarse |
svegliarsi |
dispicar |
staccare |
dremch/trench |
sm.l'impermeabile (vestito) |
dura |
sf. vd. bala |
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erbeta/arbeta |
Barbabietola |
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falisca |
sf. scintilla |
farsora |
sf. padella per cucinare |
feral |
sm.fanale, lanterna |
fiapo |
floscio |
fiepa |
sf. seme della zucca e del melone |
filovia |
filobus |
flaida |
sf. vestaglia, usato anche per dire di un vestito lungo e malconcio |
fliche/flichete |
sf. soldi / soldini |
flit |
sm.insetticida (DDT) |
flozca |
sf. schiaffo o sculacciata (dal tedesco viennese flazka, colpo di mano) |
fogolér |
sm.focolaio, dove nelle case di una volta si bruciava la legna per cucinare e per riscaldare |
formentòn |
sm.mais |
fraier |
sm.uomo libero, uomo che non ha nulla da fare, benestante (sicuramente dal tedesco frei herr) |
freschìn |
puzza di pesce marcio |
fritolin |
sm.rosticceria di soli prodotti ittici , ristorazione di pesce fritto |
frize |
sf. rimasugli di frittura del lardo |
fulminanti |
sm.fiammiferi |
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ganasse |
sf. guance |
gardèl |
sm.cardellino |
gargato |
sm.gargarozzo, gola |
Ghibli/chibla) |
pancia, pancione |
ghiribìz |
sm.capriccio |
globìn/glubìn |
sm.lucido per scarpe |
gloriet |
sm.gazebo |
gnampolo |
sempliciotto, scemotto |
gòlas |
spezzatino di carne, stufato di carne |
gorna |
sf. grondaia |
grembano |
sm.sasso agg. persona goffa; pl. grembani strada dissestata (“son 'nda con l'auto pei grembani = sono andato con l’auto per una strada dissestata”) |
grìes |
sm.semolino |
gringola |
eleganza |
grua |
sf. gru |
gua |
sm.arrotino |
guato |
sm.ghiozzo, tipo di pesce |
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intriso, zuppo |
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imborezà |
eccitato, arrapato |
imbugnido |
otturato (“el lavandin imbugnido” = il lavello otturato) |
incandì |
dalle reazioni torbide per il freddo o altro |
incicararse |
ubriacarsi |
indindià |
dicesi dell'uovo di tacchino fecondato |
indivia |
sf. verdura come la cicoria |
indormio |
sm.sonnifero, anestesia |
infinocià/infenocià |
persona che è stata convinta in qualche imbroglio, vedi anche “inzinganà” |
infinociar/infenociar |
gabbare |
ingalà |
propriamente dicesi dell'uovo di gallina fecondato ma usato anche per indicare una persona galvanizzata da qualche evento o semplicemente canterina da effetto etilico |
instalador |
sm.idraulico |
intardighirse |
fare tardi |
persona che è stata raggirata |
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inzinganar |
tentare di raggirare qualcuno |
inzumbà |
bagnato, inzuppato, vd. “imbombì” solo riferito a cose piuttosto che a persone |
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jazado/jazà |
ghiacciato |
jazar |
ghiacciare (“iera tanto fredo che se ga jazà un muss” = modo di dire per esprimere un freddo glaciale, è infatti nota la resistenza al freddo del somaro) |
jazo |
sm. Ghiaccio |
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lais |
sm.pidocchio |
lavandera |
sf. lavandaia (quella che faceva la "lissia" ossia il bucato) |
Làvarno/làverno |
sm.alloro |
lecherle |
sm.lecchino (dispregiativo come leccaculo o peggio ancora "can de lecherle") |
lepi |
le ciglia degli occhi |
limpida |
sf. grappa |
lissia |
sf. bucato |
lofio |
rotto, guasto, brutto, stupido, scemo |
loica |
sf. tiritera, discorso lungo e noioso |
lola |
sf. sbornia |
lole |
scemo |
longa |
sf. l’organo sessuale maschile |
ludame |
sm.letame |
ludro |
sm.farabutto, furfante |
Luganiga/luganega |
sf. Salsiccia, probabilmente da lucania, zona dove in antichità si producevano le migliori salsicce) |
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macaco |
sm.el macaco è un tipo di scimmia ma in triestino lo si usa per dire "scemo" (anche macacovez o macacovic ) |
magagna |
sf. fastidio, acciacco. (“Te son pien de magagne - = sei pieno d’acciacchi”) |
malagrazia |
sf. dispetto, cattiveria oppure "farghe la malagrazia" o "darghe una malagrazia" = fargli la fattura |
malandrin |
farabutto, furfante |
mamolo / mamola |
sm.fidanzato / sf.fidanzata |
mamulo |
sm.ragazzetto |
mandriol |
sm.Maggiolino (famoso un ritornello popolare che recita sulle note dell'opera "Wien bleibt Wien": "molighe el fil che'l svoli, quel mandriol peloso ...") |
marangòn |
sm.falegname |
marcantogno |
sm.persona grande e grossa |
Marco Caco |
sm.vecchissimo, fuori moda (anche Marco Sventola) |
marmaia |
sf. tanta gentaglia, gruppo di monelli |
marogna |
sf. scarto |
matavilz |
sm.Valerianella, una varietà della pianta della valeriana |
mela |
sf. grosso mozzicone di sigaretta, sigaretta spenta ma fumata poco |
memele |
sf. escremento |
mendaressa |
sf. antico mestiere della rammendatrice, sarta specializzata |
meza lana |
sf. un bicchiere con metà vino bianco e metà vino nero usato anche un po’ come a Roma si usa il termine coatto |
meza menola |
sf. persona magra, mingherlina |
mezanosa |
sf. cappello a bombetta |
meza vigogna |
sf. cosa di scarso valore o persona mediocre |
mignognole |
sf. moine |
mincionar |
prendere in giro |
mismas |
sm.miscuglio, anche cocktail |
mistro |
sm. mastro |
mistro de fero |
sm.fabbro |
mona |
sf. vagina agg. stupido (“ti te son mona = sei uno stupido ma anche “va in mona” = vai a quel paese) |
monighela |
sf. il due di spade (che si differenzia dal "do de cope" che invece è quello che ti da una donna quando ti liquida e non si becca più il "do de spade") |
montura |
sf. divisa |
morbin |
sm.allegria, buon umore (fin che dura la gioventù, dura el morbin) |
mufo |
agg. giù di corda |
mula/mulo |
sf. ragazza, sm.ragazzo |
musina |
sf. salvadanaio |
mussato |
sm.zanzara |
mussolo |
sm.mollusco bivalve |
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nagana |
sf. principalmente è la fiacca, la stanchezza (“gaver nagana = essere stanco”), ma si usa anche per indicare quel tipo di persone che i romani definiscono coatta |
nadal |
Natale |
nane |
persona sempliciotta si dice anche Nane Buseca |
napa |
sf. la cappa sopra il focolaio (oggi sopra il piano cottura), si usa dire che uno ha la napa quando ha un grosso naso |
nonzolo |
sm. sagrestano, chierichetto oppure per persona scema e che fa tutte le sciocchezze gli vengono dette di fare |
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ocagine |
sf. stupidità |
oieto |
sm.radicchio di primo taglio, piccolo piccolo |
ombolo |
sm. lombo |
Onzer |
v. ungere, ma anche picchiare (“onzer el cul = sculacciare”) |
orbitolo |
sm.serpentello meglio conosciuto come "orbettino" |
orzar |
v. bastonare qualcuno, picchiare v. mar. orzare, andare a orza |
osmiza |
sf. osteria di campagna |
osso rabioso |
sm. tibia, così chiamata perchè causa una grossissima arrabbiatura per il fastidioso ed intenso dolore che causa quando viene colpita o malleolo, così definito in quanto rappresenta la parte del colpo che colpisce il sedere del malcapitato (di solito un bimbo) che ha causato una arrabbiatura al genitore |
otavo |
sm.tipico picchiere dove si serve il vino sfuso (da 1/8) |
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pagnerol |
sm.passero |
paiola |
sf. forfora |
palesar |
raccontare |
pampalugo |
sciocco, scemo |
pandolo |
sm.anche se oggi viene usato quasi esclusivamente per indicare l'organo maschile, il "pandolo" in verità è un gioco fatto con due bastoni, un lungo e l'altro corto; al corto vengono fatte le punte da ambo le parti; per giocare si mette il bastone corto a terra e lo si colpisce con il bastone lungo per farlo saltare cosicché quando è in aria gli si da un colpo al volo. Vince chi lo lancia più lontano |
pandùr |
sm.quei mascheroni che venivano messi sopra le porte a simbolica difesa (in ungherese “pandùr” significa soldato) |
pantalena |
sf. piccolo mollusco che si attacca sugli scogli, col guscio a forma di piattello, molto frequente sugli scogli dell'Istria |
papussa / papuza |
sf. sost.: ciabatta, verbo: va via! (imperativo) |
pardesus |
sm.soprabito |
pareciar |
apparecchiare |
parecio |
sm.servizio di piatti |
patacarse |
sporcarsi il vestito durante il pasto |
patacòn |
sm.grossa moneta, grossa patacca senza valore usato anche per indicare un qualcosa di brutto, inutile ed ingombrante allo stesso tempo |
pataf |
sf. sberla |
patoc / potoc |
sm.rigagnolo, fiumiciattolo, rio |
paver |
sm.stoppino |
pec / pek |
sm. panettiere |
perlina |
sf. scaldaacqua per la cucina |
pesterna |
sf. bambinaia, oggi si potrebbe usare per le baby sitter |
pesternar |
sbracciare un bimbo per farlo addormentare |
petès |
sm.bibita alcolica ma scadente |
petessòn / petessèr |
uno che ama bere tanto alcol, ubriacone |
pezòto |
vestito scadente |
picapiere |
sm. sm.scalpellino |
pimpinela |
sf. coccinella, dicesi anche di persona insulsa, scema |
pio-pio / pipiu |
paura, fifa |
piria |
sf. imbuto, dicesi anche dell'ubriacone (“el xe una piria = è un ubriacone”) |
pirola |
sf. pillola, pastiglia |
pirulik |
sm.piccolo tappo, tipo quello per la camera d'aria della bicicletta |
pirulichi |
lanugine, filamenti di polvere |
pisdrul / pizdrul |
termine affettuoso per dire bambino piccolo, bambinello |
pissiol / piziol |
sm.ceci |
pitèr |
sm.vaso per fiori e piante, vasino da notte |
pitima |
sf. persona che si demoralizza facilmente o che rompe insistentemente le scatole |
pitocar |
chiedere l'elemosina |
pitoco |
sm.spilorcio, accattone, misero |
plafòn |
sm.soffitto, tetto |
plis |
felpa |
ploc' |
sm.pozzanghera o pozza di acqua e fango |
plucia |
sf. polmone |
pluzer / plutzer / pfluzer |
sm.borsa dell'acqua calda |
provianda |
sf. provvista, scorta |
puina |
sf. ricotta |
pulto |
sm.pulpito o scrivania |
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quartier |
sm.appartamento |
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rafa |
sm.sporco, sporcizia |
rampigamuri |
sm.bibita composta per metà da grappa e per l'altra metà da vino bianco |
ranfàr / rafar |
rubare |
ranglò / ronglò |
sm.tipo di susina, prugna |
raspàr |
levigare ma anche rubare |
ratapalz |
sm.randello |
remenar |
prendere in giro |
remenela |
sf. dicesi di persona che si diverte a prendere in giro |
remitur |
sm.gran fracasso o stanza in gran disordine deriva dal francese "demi tur" che era un comando dato ai soldati i quali per eseguirlo con tutto il loro armamentario provocavano un gran fracasso. |
renga |
sf. arringa |
repete |
di nuovo |
ribaltavapori |
sm.linguella, tipo di pesce molto piccolo |
rochel |
rochetto del filo da cucito |
rochete |
sf. fuochi d'artificio |
rodoleto |
sm.tipo di tramezzino con una o due fette di prosciutto |
rodoleto de limpida |
grappa servita nel tipico bicchierino piccolo e rotondo |
rosignol |
sm.usignolo |
ruc' |
sm.spinta |
rucàr |
spingere |
rucsac / rusac / russac |
sm.zaino |
|
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saiba |
sf. rondella di ferro col buco che si usa per mettere sotto la vita prima di stringerla col dado (un simpatico modo di dire è "el se ga meso la saiba al dito" cioè =si è messo l’anello al dito, per dire che si è sposato”) |
sacheto |
sm.giacca |
saliscendi |
sm.ascensore, montavivande |
sanza |
sf. collina |
sariandola |
sf. lucertola |
sbafada |
sf. mangiata voracemente |
sbisigar |
frugare, rovistare |
sbregabalon |
molto forte, potente (come un tiro tanto forte da rompere il pallone) |
sbregar |
squarciare, lacerare, strappare |
sbrego |
Sm .squarcio, strappo |
sbrindolo |
sm.il pezzo di spago che avanza dal nodo, brandello |
sbriso |
trasandato |
sbrovà |
scottato, ustionato |
sbrodigar |
pastrocchiare, fare un intruglio |
sbrodighez |
sm.intruglio, pastrocchio |
sbrufador |
sm.annaffiatoio |
sbruma |
sf. impasto di pane e teste di pesce che si butta in mare per attirare il pesce, vomito |
sburto |
sm.sporto della finestra |
scafa |
sf. lavabo della cucina, acquaio, si usa dire che uno ha una "scafa" quando ha una bocca molto larga, molto grande |
scagòt |
sm.cacarella |
scavezzà |
storto, rotto |
schinco |
sm.stinco |
s'cinca |
sf. biglia, per ragioni poco chiare anche ebbrezza (una s'cinca e un botòn = come dire poco nulla; do s'cinche e un botòn = un pugno di mosche) |
s'ciipauca |
molletta, fermacarte |
scroc |
sm. serratura |
scufia |
sf. berretto, cuffia |
scuria |
frusta |
sghiribiz / schiribiz |
sm.scarabocchio ma anche idea |
selegato |
sm.passerotto |
sèleno |
sm.sedano |
sèsola |
sf. quel cucchiaio ampio che serve per estrarre dai sacchi i piselli, i fagioli, ecc. |
sfoio |
sm.giornale |
sgarar |
sbagliare |
sgnanfo |
persona che parla con voce nasale |
siba |
sf. stecchetto di lagno, rametto, bacchetta (oggi, nel parlare comune, si usa dire "tirar una siba = indicare un tiro o un colpo molto forte |
sifon |
sm.acqua frizzante, selz |
sina |
sf. rotaia |
sinter |
sm.accalappiacani (famoso il pezzo della canzone "Teresute" che recita: "jera el sinter de Gropada") |
sisola |
sf. giuggiola |
slaif |
sm.freno, roba di poco valore, donna di facili costumi donna di facili costumi |
slavazòn |
sm.acquazzone |
slepa |
sf. oltre che sberla e grossa fetta, significa anche spighetta |
sligoviz |
sm.acquavite di prugne |
slonz |
sm.quantità indefinita di una bibita |
sluc |
sm. sorso |
smir |
sm. grasso |
smonarse |
annoiarsi |
sofèr / safèr |
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sopressar |
stirare |
sortir |
andare fuori, uscire |
spacher / sparcher |
sm. cucina economica, anticamente focolaio |
spagnoleto |
sm. sigaretta |
spetime-un-poco |
sm. zolfanelli |
spoianegà |
disperato |
spritz |
sm. vino ed acqua frizzante |
squasi |
quasi |
stagnaco |
sm. secchio |
stagno |
dicesi di cosa a tenuta stagna |
staufer |
sm. ferro per il caminetto |
stifel |
sm. quel grande bicchiere per la birra a forma di stivale |
stifelpuzer |
sm. lustrascarpe |
strafanic |
sm. aggeggio, soprammobile, attrezzo inutile e malconcio, deriva da "extra fanicula" cioè ex voto che si appendeva fuori dai templi, scritti su stoffa che con le intemperie si logoravano inevitabilmente |
stramazo |
sm. materasso |
strambizar |
fare o dire stramberie |
straco |
stanco |
stramazo |
sm. materasso |
strauss |
persona ridicola e vestita male, persona balorda |
strazacavei |
sm. frutto della lappola, che prende questo nome in quanto piccolo ed acuminato si incastra facilmente tra i capelli dei bambini intenti a giocare nelle campagne o nei prati |
strofal |
sm. persona maleducata |
stropacui |
sm. un tipo di bacche rosse selvatiche |
stropolo |
sm. tappo, si dice “stropolo” anche ad un bambino piccolo o ad un animaletto |
stropòn |
sm. grosso tappo |
strucar |
spremere, strizzare |
strussiar |
lavorare duro |
stufadiz |
persona che si scoccia facilmente, persona noiosa |
stupini |
sm. bigodini fatti con le foglie del mais |
subioto |
sm. fischietto ma anche tipo di pasta corta |
suf / zuf |
sm. Caos, confusione si usa dire "te ga fato tuto un suf" per esprimere "hai fatto un gran caos" |
suro |
sm. sughero |
sm. calzolaio v. anche caligher |
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tabàro |
Cappotto, “far tabaro = avere un aspetto malaticcio”, “taiar tabari” = sparlare”, “picatabari = appendiabiti” |
tacomaco |
persona attaccaticcia e noiosa oppure adesivo o cerotto oppure grosso stemma (tipo i “tacomachi” che hanno i generali sulla divisa) |
talpòn |
pioppo, dicesi di persona senza grazia e senza delicatezza alcuna |
tamìso |
setaccio |
tampagno |
dado per vite |
tarlis / tarliss |
stoffa di jeans, («braghe de tarlis» = pantaloni jeans) |
tazà |
il pesto, genericamente anche l'aggettivo tagliuzzato |
tazadora |
impasto di prezzemolo, aglio e lardo, anche dentiera |
tazar |
fare a pezzettini (“tazar l'anima” = attività squisitamente muliebre che di solito comincia subito dopo il matrimonio - e certe volte anche un poco prima - e poi va avanti, avanti, avanti...) |
telér |
intelaiatura di porte e finestre |
tira-mola |
noioso andirivieni, chewing-gum |
traversa |
sf. grembiule |
tocio |
sugo |
togna / tonia |
lenza per pescare a mano |
tontonar |
dire e ridire sempre la stessa cosa |
torziolo / torziolòn |
persona che va sempre in giro |
tranvai |
tram |
trench / drench |
l'impermeabile (vestito) |
tresso |
traverso, pezzo di legno messo di "traverso" per tenere più rigidi e dritti altri due pezzi paralleli ossia “el tresso” è quel pezzo orizzontale tra le gambe della sedia dove di solito si usa appoggiare il piede: è famoso il modo di dire "me xe 'ndà per tresso" quando il cibo va di traverso |
tripa |
sf. la trippa (piatto culinario), lo stomaco e sottostomaco di uomo di mezza età. |
trombini |
stivali in gomma per la pioggia |
troso |
sentiero di campagna |
tubili |
persona stupidina e un po’ vanesia |
tululù |
scemo |
tumbano |
scemo, ignorante |
tuss |
inchiostro di china |
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ùa |
sf. uva |
ugnolo |
Singolo |
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verùl |
letteralmente porcello ma si usa soprattutto per persona stupida è il diminutivo di “viru o vèru” che in ladino significa porco |
vaneza / vanesa |
sf. aiuola o pezzo di terra lavorata, maneggio |
venderigola |
venditrice di frutta e verdura |
visavì |
di fronte |
viz |
battuta di spirito |
voliga |
sf. rete a sacco per prendere i pesci o i totani |
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zacagnà |
rovinato, strapazzato |
zampìn |
mancino, persona mancina |
zavai |
grande confusione (da questo termine nasce il vocabolo “zavaion” per zabaione) |
zentinere |
centinaia |
zibiba |
uva passa |
zigala |
sf. cicala |
zigalòn |
che grida sempre, oppure i colori “zigalòni” sono i colori forti e di poco gusto che attirano l'attenzione |
zima |
sf. cima (z dura, di zucchero) |
zima |
sf. freddo (z dolce di zio) |
zimise |
sf. cimice (z dura di zucchero) |
zinzolar |
dondolare, ciondolare (z dolce di zio) |
zoco |
pezzo di legno (z dura di zucchero, famoso il detto "duro come un zoco" per indicare una cosa e/o persona molto dura) |
zonta |
sf. giunta |
zogo |
giuoco (z dolce di zio) |
zufolà / zufolado |
spettinato |
zurlo |
è l'antico nome della trottola e si dice anche di persona scemotta |
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[Fonte: Wikipedia, Wikisource,The Fabo's Blog Trieste]